Il coach è in sostanza un ascoltatore attivo che durante le sessioni “abbandona se stesso” per concentrarsi al 100% sul cliente, la sua comunicazione verbale e non-verbale. Le domande potenti che pone al suo coachee nascono dal suo intuito in realzione a ciò che ha “udito”; formalmente le domande sono invece frutto di una tecnica ben precisa, quella del coaching per l’appunto.
Il coach non offre soluzioni, non giudica e non indirizza. L’Arte della levatrice ovvero la maieutica nel senso di Socrate (che intendeva "tirar fuori" dall'allievo pensieri assolutamente personali, al contrario di quanti volevano imporre le proprie vedute agli altri con la retorica e la persuasione) fa da modello.
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